La festa in onore di San Martino Il Comune di San Valentino ospita la tradizionale Processione dei Cornuti, festa che affonda le radici negli antichi culti pagani della fertilità.
l'Originale corteo si snoda lungo il centro storico di San Valentino in Abruzzo Citeriore, formato da personaggi con in testa sontuosi e caratteristici cappelli sormontati da corna (peperoncini rossi o vere corna di vacca, capra e cervo).
La processione è ispirata alla figura di San Martino, la cui celebrazione è finita per diventare quella dei mariti traditi, questa festa è presente a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe) già nella seconda metà dell' Ottocento ma affonda le sue radici in un passato molto più antiche.
Secondo la tradizione orale, questa manifestazione rievocherebbe l' inganno dell' impudica sorella di San Martino che, eludendo la sorveglianza del fratello, riuscì a dar sfogo alle sue voglie.
A San Valentino circa 150 anni fa alcuni giovani passeggiando di notte per vie del paese decisero di lasciare una candela accesa davanti alle abitazioni dei cornuti, diventando così in occasione della ricorrenza una consuetudine.
Se qualcuno uscendo di casa trovava il lumino acceso scopriva di essere stato tradito dalla moglie, per punizione doveva circolare con il cappello o la giacca indossati al contrario, dimostrando così pubblicamente il proprio status. A lasciare i lumini davanti ai portoni di casa erano tra l' altro proprio gli uomini che avevano partecipato alle scappatelle delle mogli fedifraghe.
Nel tempo la festa è cambiata, anche l'usanza dell' accensione dei lumini è scomparsa, oggi la manifestazione è caratterizzata da una processione nel corso della quale una Reliquia - la riproduzione dell' attributo sessuale maschile – portata in corteo velata viene affidata dall' ultimo degli sposati dell' anno precedente all' ultimo degli sposati dell' anno in corso. Prima di essere consegnata la reliquia viene scoperta e mostrata alla gente. Il nuovo detentore porta poi il simulacro falliforme in giro per il paese accompagnato da una folla di gente. In passato la manifestazione, che oggi ha assunto connotati folkloristici, ha generato momenti di vera tensione quando i partecipanti si fermavano dinanzi alle case dei presunti cornuti indirizzando motti salaci e motivi pungenti nei loro confronti.
Dopo la processione ci si ritrova adesso in piazza a festeggiare e a tutti i partecipanti che lo richiedono viene consegnata una particolare Bolla che attesta l' effettiva partecipazione al corteo.
La sfilata si conclude nei ristoranti, dove il piatto tipico per l'occasione e' lo spezzatino di vitello al sugo, inoltre, il giorno dopo in paese si tiene una grande fiera con castagne e vino novello.