Il Gruppo artistico di Pianola propone la rappresentazione della natività in uno spettacolo denominato, per l’assoluta aderenza ai fatti storici oltre che per la fedele rappresentazione delle componenti scenografiche, "Come a Betleem", il 25 dicembre.
Un Natale diverso, lontano dai frastuoni e dai richiami della civiltà dei consumi, magari un po’ al freddo, ma riscaldati dalla suggestione che proviene dalla nostalgia di ricordi dell’infanzia, dall’intimità di uno spettacolo che si svolge in un scenario che è quello che la nostra mente ha da sempre immaginato; come quello del piccolo presepio di Casa, animato da pastori di gesso che ogni anno ci appaiono muti e immobili, nascosti tra le parole di quotidiano che ci racconta storie vecchie un anno.
In uno scenario di oltre quattro ettari, ricavato all’ interno di un enorme anfiteatro naturale a ridosso della montagna di Pianola, oltre 250 figuranti (tutti in costumi dell’ epoca) danno vita alle fasi salienti della Natività, ripercorrendo le tappe più significative della teoria della cristianità: dalla nascita dell’ Uomo, al Peccato Originale, al Dettato delle 10 Leggi, alla schiavitù ebraica, all’ Annunciazione, alla Natività.
Sull’ enorme palcoscenico è stata realizzata una scenografia fissa e mobile che riproduce nei particolari un villaggio della Palestina di 2000 anni fa, frutto di un lavoro di ricerca che perdura da anni e che tiene occupata, oltre a tutta la popolazione del centro aquilano, un'equipe di tecnici e di ricercatori impegnati nell’ intento di migliorare quella che viene definita la manifestazione di maggior rilievo che si tiene nel periodo invernale nel comprensorio aquilano.
I movimenti degli attori e le scene hanno per sottofondo una colonna sonora (interamente realizzata in "compact disc") diffusa sull’ intero anfiteatro mediante un potente impianto di amplificazione.