Ovindoli è un comune in provincia de l' Aquila situato nell'Altopiano delle Rocche e circondato quasi completamente dai rilievi dell'Appennino, le cui vette, raggiungono i 2487 metri con il Monte Velino, si trova ad un' altezza di m.1375 dal mare.
L' Altopiano delle Rocche, del quale fanno parte anche i paesi di Rocca di Mezzo, Rovere, Rocca di Cambio, è un caratteristico piano carsico, circondato da alti monti calcarei e con scarsa circolazione di acque superficiali. Esso è in pratica costituito da 2 piani: quello di Ovindoli e quello di Rocca di Mezzo. Il primo è più elevato, e le sue acque si raccolgono nel “laghetto” a m.1338 ai piedi della catena del Sirente, avanzo dell' antico specchio lacustre dell' ere preistoriche e che, costringerà gli abitanti a costruire i villaggi in posizione montana. Le acque di risulta, attraverso la Valle di Arano e le gole di Celano col il nome La Foce, raggiungono la conca del Fucino. Invece le acque del piano di Rocca di Mezzo si raccolgono nel Rio Gamberale, estremo limite della Diocesi dei Marsi secondo il pontefice Pasquale II del 1115.
Il torrente, attraverso un inghiottitoio da 1250m. di altezza, raggiunge per vie sotterranee la Valle dell' Aterno a 700m. fuori uscendo dalle Grotte di Stiffe.
Le cime più alte sono: M. Cagno (m. 2152), M. Rotondo (m. 2062), M. Magnola (m. 2223) che impediscono alle umide correnti del sud, d' irrompere sul pianoro dal clima piuttosto secco.
Il paese conta 1200 abitanti circa e confina, con i centri di Celano, Rocca di mezzo, Secinaro, Massa d' Albe.
Il suo territorio corrisponde probabilmente a quello dell'antica "Obinalum", di cui restano varie testimonianze, tra cui i resti di una villa romana, presso la frazione di San Potito, e un sepolcro romano scolpito, rinvenuto sotto la piazza del paese. Sembra che l' antico Castrum, distrutto durante la guerra sociale sia stato ricostruito all' epoca dei Longobardi.
L'attuale abitato si è sviluppato con molta probabilità in seguito al convergere degli abitanti della valle, minacciati dalle scorrerie dei barbari, verso la postazione più agevole da difendere.
Il comune basa la propria economia sul turismo invernale vista la presenza di attrezzate piste da sci. Ovindoli è l'antica Obinolum che nacque come rifugio per le popolazioni della valle che subivano le devastazioni dei barbari.