Centro montano di origine antica, la cui economia poggia sulle attività rurali e sul fervore delle imprese commerciali.



Il nome Trasacco deriva dal latino “transaquas”, al di là delle acque. Al di là delle acque rispetto alla sponda nord dell’ex lago del Fucino, per chi proveniva da Roma attraverso la Tiburtina Valeria e che per raggiungere Transaquas poteva farlo con maggiore facilità per via lacuale che non attraverso altre vie di comunicazione.



Ubicato al margine meridionale dell'alveo fucense, il capoluogo di questo comune della Marsica appare un po' decentrato rispetto alle grandi arterie di traffico che interessano il versante opposto della conca.



La relativa lontananza delle grandi reti di traffico non incide sulla qualità dei collegamenti con il porto sul mare Adriatico e con l'aeroporto internazionale "Leonardo da Vinci", che distano rispettivamente 127 e 145 chilometri. Il porto di Civitavecchia (RM) si trova a 197 km.



Il comune appartiene alla Comunità montana Marsica 1; buona parte della sua popolazione attiva trova lavoro ad Avezzano, che è anche un sicuro punto di riferimento per le esigenze di ordine burocratico-amministrativo.



La comunità dei trasaccani, il cui indice di vecchiaia è compreso nei normali valori, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale, che ha sviluppato consistenti frange periferiche dopo aver rinnovato la sua veste urbanistica in seguito al terremoto del 1915.



Il territorio comunale è in buona parte pianeggiante: la distesa coltivata del Fucino si prolunga a meridione, seguendo lo sviluppo del Fossato di Rosa, con la piatta estensione della Vallelonga; questa si inoltra a guisa di cuneo in un'area montuosa molto accidentata e rientra solo in parte nei limiti del comprensorio comunale, con le faggete che si spingono fino a lambire i campi coltivati. Nello stemma comunale sono raffigurati elementi paesistici e architettonici: un albero imponente, una rondine, l'antico lago Fucino e la torre merlata del castello scomparso.