Descrizione:
Civitella Casanova è un antico centro di medie dimensioni esteso sul dorso di una collina a 400m. s.l.m., è situato alla confluenza del torrente Schiavone con il Festina al centro di una zona coltivata a vite e olivo.
E' un paese dalla configurazione inconsueta, con case disposte ai due lati di un lungo asse rettilineo in leggera salita.
Il borgo è diviso in due nuclei, tra i quali il più antico è quello di Terravecchia. Qui un tempo sorgeva il Castello di Civitella, che nel 1456 fu in gran parte distrutto da un terremoto; successivamente altri movimenti franosi ridussero il centro ad una sottile striscia di abitazioni, tanto che il borgo si sviluppò nel nuovo nucleo.
Terravecchia è oggi molto affascinante, per via dei suoi muri in pietra e cotto, delle tortuose stradine e delle ripide scalette, e la sua architettura rimane ancora di notevole interesse. I due nuclei sono oggi riuniti, e sono presenti edifici di superiore qualità edilizia.
Civitella Casanova vanta anche un vasto territorio di interesse naturalistico: fuori dal centro, in contrada Fornace, si può visitare lo Zoo Parco la Rupe, mentre a nord del colle Manganello, in località Festina, si trova una sorgente d'acqua sulfurea.
Importante frazione di Civitella Casanova è Vestea, a 595 m s.l.m., che si trova tra Civitella e Villa Celiera, verso nord-est. L'insediamento è appoggiato su un minuto crinale, che ne ha condizionato ed impedito l'espansione, rimanendo così alla forma originaria. All'interno del piccolo centro si possono percorrere strette stradine con pavimentazione in pietra e vicoletti suggestivi. Caratteristica è la piazzetta (Largo della Torre), pavimentata anch'essa in pietra e dotata di fontana. Interessante è anche la chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo.Civitella Casanova vanta un territorio abbastanza esteso, grazie anche alle numerose contrade che lo collegano ai paesi limitrofi di Montebello, Penne, Villa Celiera, Carpineto della Nora, Vicoli, Civitaquana e Catignano.
In località San Benedetto sono stati ritrovati reperti romani ed è venuto alla luce un tratto di acquedotto sotterraneo. Sembra che in questa zona sorgesse Cutina, antica città dei Vestini, che vennero in conflitto con i Romani nell'anno del consolato di Giuno Bruto Sceva, il 325 a.C., in quell'occasione la città è citata da Livio, ma a parte questo, le fonti tacciono.Il nome di Civitella compare per la prima volta nella "Chronica S. Monasterii Casinensis". Civitella Casanova, in quel periodo si chiamava Civitella dell'Abbadia, con riferimento all'abbazia dei benedettini, fondata nel 1191 da Margherita, madre di Bernardo II, Conte di Loreto e Conversano. Il monastero, nel momento di maggiore prosperità, arrivò ad ospitare 500 frati, molti dei quali dediti agli studi umanistici, alla trascrizione dei testi ed alla miniatura dei codici. Grande miniatore fu Erimondo, nato proprio a Civitella Casanova, Abate presso l'Abbazia di San Bartolomeo di Carpineto dal 1046 al 1074, quando si spense nel convento di Villa Celiera. I sui codici furono portati a Milano nel XVII secolo da Federico Borromeo, Arcivescovo di Milano, Abate commendatario dell'Abbazia, che governò dal 1591 alla sua morte, nel 1631. Lo splendore del cenobio durò per circa sette secoli e tale fu la sua potenza, da annoverare tra le sue numerose proprietà terriere anche quella delle Isole Tremiti. Sopravvennero, poi, il declino e la distruzione. Del monastero restano soltanto pochi ruderi, al confine col Comune di Villa Celiera, che possono rievocare l'antica ricchezza.