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Comune di Carunchio
Via Municipio 2
66050 - Carunchio (CH)
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Descrizione:
Il paese è arroccato su di un colle, alla destra del fiume Treste, dal quale è possibile dominare con la vista una gran parte della Maiella e del Gargano, il suo territorio, che si estende su di un'area prevalentemente montuosa, ha un' ampiezza di circa 30 Kmq.
Il toponimo Carunchio potrebbe derivare da Carunca, variante del termine Carruca, che sta per aratro.
La prima notizia documentata del borgo medievale risale ad una bolla papale del 1173 che conferma i precedenti confini della diocesi di Chieti, nella quale è inclusa anche "l'Ecclesia Sancte Marie de Carunchi".
Originariamente il paese si trovava in una località della zona, probabilmente in situato in località Taverna, fu poi trasferito nel '500 nella sede attuale, probabilmente perché gli antichi abitanti la giudicarono più difendibile dalle frequenti incursioni saracene e slave. Dell'antica cinta muraria, restano due porte, Porta Coluccia e Porta Nocicchia o Porta Grande. Le informazioni sui periodi storici successivi sono piuttosto scarse, sappiamo solo che il paese risulta infeudato dopo il XIV sec. E' stato feudo dei D'Avalos, dei Marinelli, (poco prima dell'abolizione della feudalità), dei principi Caracciolo i quali, essendo una stirpe numerosa divennero ben presto una "gente" tanto che, per distinguersi, adottarono nomignoli più strani, alcuni ancora nei cognomi: Rossi, Farina, Carafa. Non si sa per certo a quale ramo della famiglia sia toccato il feudo di Carunchio.
Impianto con sviluppo semicentrico ad anelli concentrici sfalsati in quota. Sviluppatosi probabilmente a partire dal XII-XIII sec. intorno ad un centro fortificato localizzabile all'incirca sul sito del Palazzo Castelli. La chiesa ad un livello più basso suggerisce l'origine laica del feudo. E' già citato nella bolla del Papa Alessandro III del 1173 e nel libro del re Ruggero del XII sec. derivando il toponimo Carunca (variazione di Carruba per aratro). Il tessuto urbano molto disgregato conserva ancora in gran parte l'impianto tipologico originale nei vicoli e nei terrazzamenti che scendono fino alla via Nocicchio tramite per la parte vecchia con le modeste espansioni successive.
Nel centro storico: palazzi Turdò e Castelli, chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista. Fuori del perimetro, chiesa di S. Maria o del Purgatorio.