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Comune di Quadri
Piazza del Popolo 3
66040 - Quadri (CH)
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Descrizione:
Quadri è situato nella media valle del Sangro.
Il suo territorio di forma quadrangolare, confina a nord-ovest con il comune di Pizzoferrato mediante la strada comunale che porta alla contrada Melocchi ed il fosso Colle Buono, a nord-est con il comune di Civitaluparella mediante il torrente Parello che, attraverso boschi e dirupi, dopo 18 km circa precipita con una splendida cascata alta metri 91,50, a sud-est con il comune di Borrello e quello di Sant'Angelo del Pesco mediante il fiume Sangro ricco di salmonidi ed infine a sud-ovest di nuovo con il comune di Pizzoferrato mediante il torrente Crognaleto.
Il suo territorio si estende per circa 741 ettari facendone il più piccolo comune della vallata per la sua estensione. Il paese è attraversato dalla strada statale 558 Sangrina costruita nel 1883 in base al progetto approvato con R.D. del 12 agosto 1877.
Quadri, fra tutti i paesi della media valle del Sangro è certamente il più giovane. Nato tra il X e XI secolo da monaci benedettini che vivevano nel vicino monastero della Badia di Santa Maria dei Quatri, o de Quatris costruito sui resti di un antico tempio sannita sito nell’antica “Trebula”. Il paese fu costruito intorno al Castello dei Quatri “villa baronale” per difenderlo dalle continue scorribande dei saraceni. Il toponimo Quadri deriva dalla parola “quadre”, appezzamenti di terreno di forma quadrangolare che venivano dati in colonia ai contadini del posto. Il nome antico del paese è Quatri ed assume definitivamente la denominazione attuale con la caduta del Feudalesimo (1804) e con la conseguente nascita del moderno Comune.
Nel 1156 Quadri era posseduto da Oderisio de Idri e sotto il Regno di Carlo I d'Angiò era nei tenimenti di “Jacopo delli Quatri”. Nel 1304 divenne feudo di Raimondo Caldora la cui potente famiglia manterrà il possesso sino al 1465, escluso il periodo 1392 - 1401 posseduto dal Conte Filippo di Fiandra. In questo breve periodo viene sottratto alla contea di Valva e Sulmona e viene annesso alla contea di Teate. Nel 1465 viene dato in feudo a Matteo da Capua.
Codacchio
Durante l’ultimo conflitto mondiale il paese che faceva parte della “Linea Gustav” è stato raso al suolo dalle truppe germaniche ed è stato quasi interamente ricostruito dalla stessa popolazione che poi dopo la ricostruzione è stata costretta ad emigrare verso i paesi del nord Europa e delle Americhe. Oggi è meta di un turismo sempre in via di espansione per la presenza su tutto il territorio del pregiato tartufo bianco Tuber magnatum Pico.