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Comune di Rapino
Via Roma 35
66010 - Rapino (CH)
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Descrizione:
Centro di antichissima origine, Rapino sorge sulle colline del Teatino.
La particolare posizione geografica che occupa, rende questo piccolo centro uno dei paesi più belli e caratteristici del circondario: ai piedi della Montagna Madre, la Majella, e ad appena una trentina di chilometri dal mare.Era noto in passato per l'arte della ceramica, portata al massimo splendore da Fedele Cappelletti e da altri illustri ceramisti della sua famiglia.
L'area più interessante dal punto di vista archeologico è sicuramente quella pedemontana, compresa tra i territori di Guardiagrele a sud e Pretoro a Nord, costituita da un susseguirsi di pianori solcati da una serie di stretti e profondi fossati che scendono dal versante montano e confluiscono nel fiume Foro.
I più antichi ritrovamenti nel suo territorio risalgono al Paleolitico medio e superiore come la statuetta di bronzo detta "Dea di Rapino" (oggi conservata al Museo di Chieti), ritrovata nella Grotta del Colle.
Nelle vicinanze è stata scoperta anche una tavola di bronzo della “Targa di Rapino” o “Tabula Rapinensis” su cui è incisa una iscrizione in dialetto marruccino nel testo. Oltre a prescrizioni rituali, si cita anche “Touta Marouca” cioè il popolo dei marruccini.
Nel periodo Neolitico e nell'età del Bronzo le attestazioni di frequentazione sono meno ricche, mentre tornano ad essere cospicue le tracce della presenza umana a partire dal I millennio a.C., in età romana e durante il Medioevo.
Rapino merita un posto di tutto rilievo tra i centri ceramici storici dell’Abruzzo.
Vi operò Fedele Cappelletti, considerato il maggior pittore di maioliche in tutto il Meridione, furono attivi anche i Cascella, gloriosa famiglia di artisti pescaresi e Fedele Cappelletti, considerato tra i massimi esponenti della ceramica italiana dello Storicismo, sempre a Rapino vennero prodotte dai Bozzelli e dai Bontempo quelle maioliche “destinate a decorare le pareti e a rendere festose le mense delle case borghesi” (Franco G.Maria Battistella).