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Comune di Tornareccio
Via del Carmine 8
66046 - Tornareccio (CH)
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Descrizione:
I ritrovamenti fanno supporre insediamenti umani sul Monte Pallano sin da tempi molto antichi, ai piedi del monte, le prime testimonianze risalgono al periodo medievale.
Infatti, nella zona del paese compresa tra il rione Collecentuomini e la contrada Torricchio sorgeva un importante monastero benedettino “Santo Stefano in Lucania” (dal nome della tribù italica, Lucani, che abitarono il Monte Pallano tra il X-VI secolo a.C.).
L’esperienza benedettina fu assai intensa e affascinante, non a caso le popolazioni rurali del tempo, sparse qua e là nel territorio circostante, cominciarono lentamente a raggrupparsi attorno ai laboriosi monaci che, all’insegna della regola “ora et labora”, iniziarono a dissodare i terreni e a renderli produttivi, convertendo “i vagabondi, i cacciatori ed i pescatori in agricoltori” (A. Piazza)
Uniche testimonianze di uno splendore plurisecolare sono una statua di Santo Stefano, recentemente posta nella facciata del Santuario e una parte dell’antica mensa del monastero, posta davanti all’uscio della casa Tiracchia (tuttora visibile in Via Borrelli).
Tra il 1060- 1118 d.c. Il cronista Gregorio di Catino, nel “Chronicon Farfense”, parlando dell’insediamento benedettino, attesta nel 1118 per la prima volta proprio l’esistenza di Tornareccio: “In comitatu Teatino est monasterium Sancti Stephani in Lucania (…) et castellum Tornaricie” (Nella contea Teatina c’è il monastero di Santo Stefano in Lucania ed il castello di Tornareccio). Il castello citato nel “Chronicon farfense”, di cui oggi sono visibili solo due delle sette torri originarie, probabilmente fu fatto edificare dal conte di Chieti Trasmondo, per difendere la popolazione dagli attacchi dei Normanni.
Fino alla fine del XV secolo il “Castrum Tornaricii” fu parte integrante della vicina Atessa, il 14 ottobre del 1513 dopo essere divenuto nel 1507 feudo della famiglia Colonna di Roma, Tornareccio si separò definitivamente da Atessa.