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Comune di Archi
Via Castello 2
66044 - Archi (CH)
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Descrizione:
Archi è un comune in provincia di Chieti, adagiato su uno sperone roccioso che domina la Valle dell'Aventino e la Val di Sangro e denominato "Terrazzo sul Sangro".
Confina con i comuni di Perano, Atessa, Tornareccio, Bomba e, tramite il fiume Sangro, con Roccascalegna ed Altino. I maggiori rilievi sono costituiti dalla Serra, Colle della Guardia, Colle Bertoldo, Monte Rione, Colle Verri.
Archi è posta lungo gli itinerari dell’olio, per la sua produzione di notevole qualità e tutt'oggi conserva ancora degli elementi che consentono di riconoscerne il carattere prettamente medievale.
Da documenti risalenti al 1308 fino al 1700, troviamo una varia terminologia: "territorium arcanum", "terra arcanum", "Arci", "Territorio di archi". Dal '700 in poi il paese venne chiamato definitivamente Archi.
Nell'873 tutto territorio di Archi fu soggetto ad una colonizzazione monastica, prima di San Clemente a Casauria e poi di San Giovanni in Venere. Nei primi anni del sec. XVI, il feudo di Archi divenne proprietà di Fabrizio Colonna e poi passò a Ferrante Carafa. Venduto a Martino di Segura, divenne proprietà di Ferrante Di Guevara. In seguito Signori di Archi furono i Crispano, i Pignatelli e i Cardone. Il feudo passò definitivamente sotto il dominio degli Adimari, marchesi di Bomba, fino all'estinzione dei diritti feudali nel 1806.
Per due volte Archi conobbe la distruzione: la prima ad opera dei Turchi, la seconda a causa della peste che spinse gli abitanti a rifugiarsi sui monti di ATE e TIXA dove si stabilirono definitivamente dando vita all'attuale Atessa. Durante la II Guerra di Indipendenza (1859) Archi fu uno dei primi comuni della provincia che costituì la Guardia Nazionale contro il Brigantaggio che imperversava su tutta la regione. Nell'ottobre del 1943, durante la II Guerra Mondiale, truppe tedesche decisero di trasformare Archi in linea di difesa del fronte contro gli Alleati. Pertanto minarono il Castello e purtroppo attuarono il piano causando una rovinosa caduta delle mura e di altri palazzi signorili. Grazie all'azione di alcuni archesi, una parte del palazzo baronale (castello) fu salvata dall'esplosione delle mine e tutt'oggi sono presenti dei ruderi che ricordano le origini feudali di Archi.