Descrizione:
Bucchianico è un comune di 5.251 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo. Sorge su un colle di 371 m s.l.m. da cui si gode un ottimo panorama.
La località, sita a pochi chilometri dal capoluogo Chieti, è posta su un colle, tra le valli del fiume Alento e Bucchianico Foro, e gode di un panorama che spazia dalla Maiella all'Adriatico. Il suo territorio, collinare, prevalentemente seminativo, ma con significative presenze di uliveti e vigneti, è profondamente inciso da caratteristiche forme di erosione, i calanchi. Il clima è di tipo temperato-collinare, con temperature invernali sui 6 °C ed estive intorno ai 23,5 °C e precipitazioni relativamente abbondanti che si aggirano sui 1000 mm e che si concentrano soprattutto nel tardo autunno.
Il territorio di Bucchianico, data la vicinanza con la pre-romana città di Teate, era già abitato con terreni in parte disboscati e utilizzati per coltivazioni, e ciò in ragione del fatto che il distretto Marrucino svolse per secoli la funzione di vastissimo e ricco agro di Teate, che divenne “municipium”, con propri magistrati e governo ma sotto il controllo di Roma, cui pagherà un tributo. Nelle località Santa Maria Casoria, Pubbliconi, Pian di Maro e sulla collina stessa del paese sono stati trovati degli stanziamenti rurali romani, e la collina del castello ospitava verosimilmente un santuario dedicato ad Ercole: tutto questo perché la naturale direttrice di espansione di Teate non poteva che essere l’ovest, per cui molte “gentes” teatine promossero attività agricole nell’agro di Bucchianico, e di alcune di esse c’è pervenuta traccia, come gli Asinii, gli Aufidii, i Nevii, i Sulpicii, i Vettii, i Lutii, i Mucii, che ebbero proprietà nell’agro a meridione di Teate e a buon diritto possono considerarsi come colonizzatrici dl posto e in un certo senso progenitrici della stirpe locale (ne sarebbero una “spia” gli attuali cognomi bucchianichesi, nonché chietini, Sulpizio, Di Luzio, Di Muzio, Vezio, ecc.). In particolare sono documentati i possedimenti degli Aufidi nella zona di Casoria, i cui sepolcreti furono rinvenuti nel 1836 e una lapide funeraria venne citata dal Mommsen. Durante i secoli dell’Impero l’utilizzazione di ampia parte dell’attuale terra di Bucchianico s'estese di molto e si consolidò nel tempo, e forse la prima terra massicciamente colonizzata fu quella del versante sinistro dell’Alento, e poi Casoria, Frontino, Piana, in cui sono stati raccolti reperti databili a quell’epoca. Se però l’agro fu precocemente abitato, la collina rimase certamente vuota, perché coperta di boschi, priva d’acqua e soggetta a tutti i venti, e l’unico motivo che potesse privilegiare il suo inurbamento, cioè il bisogno di sicurezza fu, fino alla caduta dell’impero, inesistente.