In passato era noto come
Pietra Cimmeria.
Pietracamela è uno dei comuni più alti della provincia. Sorge alle falde del Gran Sasso, al riparo dei caratteristici roccioni che delimitano in basso i vasti Prati retrivi (Prati di Tivo), verde declivio morenico che si eleva verso il Corno Piccolo (m. 2655) e il Corno Grande (m. 2912) del Gran Sasso d’Italia, la cima più alta dell’Appennino.
Nel 1889 fu registrato un terremoto, che non lasciò traccia di penose memorie.
Un altro terremoto si verificò nel febbraio del 1909 alle ore 20.30, a carattere sussultorio con tremolio di piccoli oggetti, avvertito da poche persone. Il successivo 16 marzo alle ore 15.14 a Pietracamela (come pure a Nereto) si registrò una scossa del 5º grado della Scala Mercalli che durò 10 secondi e fu avvertita da quasi tutti.
Il 12 luglio del 1932, alle ore 16.19, si registrò una scossa di 4º/5º grado della Scala Mercalli.
Il 5 settembre 1950, si verificò un terremoto (con epicentro il Gran Sasso) che fece trepidare gli abitanti di Pietracamela e di Isola del Gran Sasso, ove provocò consistenti danni alle abitazioni private e vistose lesioni agli edifici pubblici.