Descrizione:
Castilenti è un comune della provincia di Teramo in Abruzzo. Fa parte della Comunità montana del Vomano, Fino e Piomba.
Le origini di Castilenti sono antichissime, come testimoniano le tracce di insediamenti rinvenute in località Casabianca dove è venuta alla luce una sepoltura attribuibile al periodo italico. Il corredo funerario era costituito da una spada in ferro, una scodella ed una brocchetta con manico in bronzo.
All’età ellenistica, III – II secolo a.C., risale il rinvenimento dei resti di un luogo di culto in località San Romualdo con varia oggettistica, identificabile come ex voto, in terracotta verniciata.
Una necropoli romana è segnalata sul Colle San Pietro dove è stato anche rinvenuto un cippo miliario, databile tra il 367 ed il 375 d.C, posto lungo la via romana che collegava Atri a Penne, recante una iscrizione in cui sono citati gli imperatori Valente, Valentiniano e Graziano.
La presenza di antichi insediamenti è, altresì, testimoniata dai resti di una villa romana in località Fonte Pisciarello cui si collegano i resti di grossi blocchi in cui dovevano essere contenuti dolii conglomerati al terreno, ascrivibili al periodo tardo antico situati in località Fonte Canale. Resti di costruzioni risalenti al periodo antico-altomedievale sono riscontrabili nelle località Fano, S. Savino, Colle Marciano, S. Croce e Colle Pulciano.
È al periodo tardo romano che potrebbe risalire il toponimo che risulterebbe essere composto dalla voce castellun, diminutivo di castrum, e dal nome di persona Lentius.
Castilenti non è citata nel catalogus baronum ma le prime notizie documentali risalgono al 1252 e l’insediamento situato a Case Egler, considerato dalla tradizione popolare, Castilenti vecchia, avrebbe costituito nei pressi dell’agglomerato romano, un abitato di epoca anteriore al XIII secolo.
Attualmente Castilenti, caratterizzato da un abitato ottocentesco, è raccolto intorno alla sua piazza principale, su cui si affacciano la sede comunale e la chiesa parrocchiale. Il monumento più prestigioso, nel centro abitato, è rappresentato dal palazzo dei marchesi deSterlich, signori di Castilenti fino all’eversione feudale, costruito in laterizio nel XVI secolo.
Sempre nel centro storico è situata la
Chiesa madre di Santa Vittoria, di cui si hanno tracce fino dal 1309, restaurata alla fine del XVIII secolo dall’architetto lombardo Antonio Baserga con stucchi eseguiti dal comasco Alessandro Terzani.
Fuori dell’abitato sorge il convento francescano di Santa Maria di Monte Oliveto edificato nel 1598 con fondi dei baroni di Castilenti per radicare il loro potere sul territorio con un’opera di grande prestigio segno della loro munificenza. L’edificio con una chiesa ed un chiostro ricchi di stucchi ed affreschi è stato abitato da più di dieci frati fino al 1811 data della soppressione napoleonica degli ordini religiosi con l’esproprio dei beni.
Ai margini dell’abitato è situata la “Fonte vecchia” in laterizio ottocentesco con mascherone centrale e due serpenti, in rilievo sulle pareti laterali, che si avvolgono ad un tridente.
Altre chiese di cui si ha notizia circa il pagamento delle decime, nel 1324, sono la Chiesa di San Pietro, attualmente restaurata, e quella di Santa Croce.